GHOSTING. caratteristiche psicologiche di chi lo fa e di chi lo riceve

Il fenomeno del “ghosting” si è andando sempre più sviluppando durante l’era digitale a causa della facilità con cui è possibili interrompere qualsiasi tipo di comunicazione con un’altra persona.
Il termine “ghosting” significa letteralmente “sparire come un fantasma” e capita quando una persona interrompe improvvisamente la comunicazione e i contatti senza alcun tipo di spiegazione.
Il ghosting è una condotta improvvisa, che avviene spesso senza essere preceduta da alcun tipo di segnale. Il ghosting non si verifica esclusivamente nelle relazioni sentimentali, ma può riguardare diversi tipi di rapporti, dalle conoscenze amicali, fino anche a quelle professionali, ed è attuato sia da uomini che da donne.
Questo comportamento diventa destabilizzante avendo un impatto significativo sulla salute mentale di chi lo riceve; Alcune conseguenze emotive del ghosting sono:
- Confusione: Chi riceve ghosting non è immediatamente consapevole di ciò che sta succedendo. Inizialmente si prova confusione, ci si sente disorientati, si ipotizzano tutte le spiegazioni possibili per tollerare questa perdita, percepita solamente come momentanea. Si passano al vaglio tutte le diverse cause, al di fuori della volontà di chi lo attua, ammettendo, a volte, anche ipotesi spiacevoli o improbabili. Si pensa: “Non avrà modo di rispondermi” fino anche a “Deve essere in pericolo”.
- Frustrazione, rabbia tristezza, ansia. Quando arriva la consapevolezza, si può provare rabbia, frustrazione e tristezza, spesso accompagnate da rimuginio per l’assenza di spiegazione. Si perde la fiducia negli altri.
- Sensi di colpa. Alcune volte si può avvertire senso di colpa e la tendenza a sentirsi coinvolti nella scelta dell’altro, sovrastimando le proprie responsabilità riguardo la fine della relazione. Si mette in discussione il proprio valore personale pensando “sono sbagliato”, “non sono abbastanza”, “si sarà stufato/a di me” ecc.
- Vissuto abbandonico. Chi riceve il ghosting si sente abbandonato, perde fiducia nell’altro e ciò mette a repentaglio le successive relazioni innescando la paura di essere nuovamente abbandonati, con il rischio di una chiusura emotiva e di isolamento sociale.
PERCHE’ SI FA GHOSTING?
Le motivazioni che spingono la persona a fare ghosting sono da rintracciare nel suo bagaglio psichico fatto di paure, insicurezze, schemi relazionali disfunzionali.
La difficoltà ad esprimere ciò che si prova e le difficoltà relazionali portano il ghoster ad un’interruzione brusca della relazione.
Alcune volte il ghosting è messo in atto da chi, spesso inconsapevolmente, prova a ripetere un comportamento di cui è stato vittima in passato; altre volte si fa ghosting per evitare il timore di essere esplicitamente considerati “cattivi”. In altre parole, la condotta di ghosting sembra sia dovuta spesso a distorsioni cognitive sul proprio valore personale. Il ghosting è, quindi, il risultato di un complesso sistema di credenze, all’interno del quale il silenzio sembra l’unico modo possibile per evitare pensieri ed emozioni spiacevoli, infatti alcuni casi si pensa di non essere all’altezza di esprimere le proprie scelte con le parole; altre persone dichiarano di fare ghosting per “tutelare” l’altro dal dolore o per la paura di impegnarsi in una relazione.
COSA FARE SE HO SUBITO o FATTO GHOSTING?
In entrambi i casi, sia che tu abbia subito o che abbia fatto ghosting è necessario lavorare sulle proprie convinzioni personali e quindi sul proprio valore personale, sulle proprie modalità relazionali.
Per chi subisce il ghosting è necessario elaborare il vissuto abbandonico è quindi importante prendersi carico attivamente della propria salute mentale, focalizzando l’attenzione su sé stessi e sui propri bisogni per poter elaborare la perdita in maniera funzionale.
Per chi fa ghosting sarebbe opportuno imparare a comunicare in maniera assertiva.