IL DOC RELAZIONALE. QUANDO I DUBBI DI UNA RELAZIONE DIVENTANO PATOLOGICI
Il DOC da relazione è una forma di disturbo ossessivo compulsivo i cui dubbi e preoccupazioni sono incentrati sulle relazioni affettive. Questi dubbi possono riguardare sia la relazione sentimentale di coppia, la relazione genitore-figlio ma anche il rapporto con Dio.
- DUBBI SULLA RELAZIONE DI COPPIA
Quando i dubbi e le ossessioni possono riguardare la relazione, i sentimenti che la persona prova verso il partner, con la ricerca della certezza assoluta della bontà dei sentimenti: “Lo/la amo?”, “Sto bene con lui/lei?”, “mi ama davvero?”, “E’ la relazione giusta per me?”
- DUBBI SUL PARTNER
Nella forma focalizzata sul partner, i dubbi ossessivi riguardano i difetti percepiti nel partner nell’aspetto fisico, nelle capacità intellettive, sociali o a caratteristiche di personalità.
L’esperienza clinica e gli studi indicano che entrambe le forme spesso possono essere contemporaneamente presenti e alimentarsi a vicenda col tempo.
Ai dubbi e ai pensieri ossessivi si accompagnano le compulsioni volte a placare lo stato di agitazione e ansia.
Queste compulsioni consistono in un monitoraggio continuo dei propri sentimenti e pensieri sul partner e sulla relazione, ricerca di rassicurazioni e di affetto (ad esempio: ricercare sensazioni positive per confermare i sentimenti); fare confronti tra il proprio e gli altri partner; tentare di annullare le ossessioni attivando il ricordo di momenti positivi vissuti col partner; evitare le situazioni che possono fare innescare le ossessioni.
I comportamenti compulsivi alleviano l’ansia solo nell’immediato e peggiorano i sintomi sul lungo termine.
Questo tipo di DOC, oltre a creare alti livelli di ansia e disagio in chi ne è affetto, porta a conseguenze negative sulla relazione con il partner: la continua richiesta di rassicurazioni può creare tensioni e incomprensioni, gli evitamenti limitano la vita di coppia e nei momenti di scelte come convivenza, matrimonio, figli, i sintomi posso aumentare ed aggravarsi.
LE CAUSE DEL DOC RELAZIONALE
Il Doc da Relazione può emergere come conseguenza di particolari relazioni con le figure di riferimento che, in età infantile, non hanno assicurato il rispecchiamento emotivo e il contenimento delle angosce del bambino, provocando in quest’ultimo esperienze di vuoto e solitudine; le stesse che successivamente proietta nella relazione di coppia.
Per colmare l’ansia che tale vuoto emotivo provoca il bambino sperimenta uno stato di eccessiva attivazione che si attiva nel tentativo di colmare il vuoto interiore.
Nel Doc da Relazione tali meccanismi emergono fortemente nei processi cognitivi, portando la persona da un lato a idealizzare il proprio modello di coppia e di relazione, dall’altro ad assumere un pensiero di tipo dicotomico che la porta a interpretare le dinamiche di coppia in termini di buono o cattivo, escludendo ogni possibile sfumatura.
Vari studi negli ultimi anni hanno suggerito che un evento traumatico possa avere un ruolo nell’eziopatogenesi del Disturbo Ossessivo Compulsivo e, in altri casi, che possa esistere un legame tra quest’ultimo ed il Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD).
Sono inoltre stati identificati specifici fattori di vulnerabilità, quali particolari credenze disfunzionali, perfezionismo clinico, attaccamento insicuro, tratti narcisistici e/o borderline di personalità, instabilità del Sé. Negli studi presentati, sono stati indagati in particolare l’esposizione alla conflittualità genitoriale e a quella tra genitori e figli. E’ emerso dai risultati come l’acquisizione di modelli relazionali negativi possa costituire un fattore predittivo rispetto allo sviluppo di sintomi ossessivo compulsivi, oltre a causare interferenze nel funzionamento relazionale e sessuale, credenze catastrofiche in ambito sentimentale e vulnerabilità dell’autostima.
IL TRATTAMENTO
Per la cura del DOC relazionale è necessario rivolgersi ad un professionista.
Il trattamento prevede la psicoterapia cognitivo-comportamentale, talvolta nei casi più gravi, integrata con un supporto farmacologico.
Il Dottor Jaime Delgadillo (Department of Psychology, University of Sheffield, UK) ha evidenziato una sinergia positiva nel trattamento del DOC associando la terapia cognitivo-comportamentale all’approccio terapeutico EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), efficace nel favorire la desensibilizzazione e la rielaborazione di ricordi traumatici o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo attraverso i movimenti oculari o delle stimolazioni tattili.
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