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Qual’è la differenza tra il Disturbo Ossessivo Compulsivo e il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità?

Qual’è la differenza tra il Disturbo Ossessivo Compulsivo e il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità?

Il due disturbi appaiono identici nella nominazione tranne per l’accezione “di personalità”. Inoltre le caratteristiche sintomatologiche sono ben diverse.
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di:
– ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente. La persona sperimenta disagio per il loro contenuto o per la frequenza con cui si presentano.
– compulsioni sono azioni mentali e/o comportamenti che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di soluzione; di solito sono seguite da un senso sollievo dall’ ansia causata dalle ossessioni, si tratta di un sollievo momentaneo.
Chi soffre di DOC presenta sintomi egodistonici, ovvero la persona ha consapevolezza dell’irrazionalità dei suoi sintomi, dunque è in grado di riconoscere che le ossessioni come irrazionali, esagerate o comunque non giustificate o poco legate alla realtà e dunque il disturbo crea disagio e sofferenza.
Diversamente nel soggetto che presenta un disturbo ossessivo compulsivo di Personalità (DOCP) i sintomi sono egosintonici, ciò significa che la persona non vive come disagio il suo modo di comportarsi e di pensare, non riconosce di avere un disturbo.
La persona con il disturbo ossessivo compulsivo di Personalità presenta eccessive manifestazioni di controllo, perfezionismo e ordine. Nello svolgimento delle attività si perde nei dettagli, a causa del suo perfezionismo è incline alle ripetizioni, a controllare più volte in cerca di eventuali errori, tutto ciò gli impedisce di proseguire il lavoro e di portarlo a termine.
Dedica gran parte del tempo al lavoro e alla produttività a scapito delle relazioni sociali, amicali e dello svago. Si mostra avaro in quanto per la persona diventa necessario e indispensabile accumulare il denaro per far fronte a possibili catastrofi. Inoltre tende a conservare qualsiasi oggetto, anche consumato, di nessun valore o privo di significato affettivo perché “non si sa mai potrebbe essere sempre utile”.
La persona con DOCP può essere eccessivamente scrupolosa, coscienziosa e intransigente in tema di moralità, etica e valori.
Generalmente non giunge spontanea in terapia ma a seguito di altri che mal tollerano i comportamenti della persona.
Il trattamento è la psicoterapia, consigliabile ad indirizzo cognitivo-comportamentale oltre che un trattamento farmacologico

 

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