Il lock-down del Coronavirus è terminato ed è arrivato il momento di uscire, di ritornare a lavorare e alla quotidianità, negata finora ma……
Tu hai delle resistenze ad uscire di casa?
Provi ansia e paura all’idea di mettere un piede fuori?
Pensi che tutto ciò di cui hai bisogno è già a casa?
Ecco questo è lo stato psicologico della persona con la sindrome della capanna.
Dunque come si è ben capito la caratteristica più evidente è la paura di uscire. Ma questa paura può essere accompagnata anche da altri sintomi. Vediamo quali sono:
– Disturbi cognitivi: difficoltà a concentrarsi e scarsa memoria;
– Demotivazione;
– Sentimenti emotivi: tristezza, paura, angoscia e frustrazione;
– Stato di letargia, sentirsi stanchi, avere difficoltà ad alzarsi al mattino, avere la necessità di riposare spesso;
– Sentirsi affaticati, stanchi;
– Percepire malessere fisico;
– Episodi di irritabilità.
Non si tratta di un vero e proprio disturbo mentale, ma si associa ad una condizione particolare collegata ad un lungo periodo di isolamento. Poiché manca di letteratura e casistica, non è ancora riconosciuta completamente a livello psicologico e scientifico, ma alcuni dati registrano l’insorgenza di tale sindrome nelle persone che dopo un lungo ricovero hanno sviluppato insicurezza, paura e ansia verso il mondo esteriore.
Sembra che proprio ora, in questa fase di ripresa successiva al periodo di fermo causato dalla pandemia da Coronavirus, in molti sperimentano un eccessivo disorientamento all’idea di ricominciare a prendere contatto con l’esterno
Quali sono le cause?
La casa rappresenta certamente il luogo più sicuro dal rischio di contagio, rischio che è ancora presente, visto che il COVID non è del tutto scomparso. Dunque dover ricominciare in uno stato pieno di incertezze diviene complesso.
Inoltre vi è il timore di contrarre il virus o l’angoscia che le persone care si possano ammalare così si trova sollievo nel rimanere confinati nella propria casa. Ma a lungo a dare questa situazione diventa altamente invalidante.
Un altro motivo di ansia si collega al fatto che le abitudini sono cambiate lasciando il posto ad una serie di limitazioni comportamentali come utilizzare le mascherine e fare attenzione alla distanza di sicurezza.
Quali sono le strategie per superare la Sindrome della Capanna?
La Sindrome della Capanna tendenzialmente dovrebbe sparire o diminuire nel tempo con il normalizzarsi della situazione esterna o con l’adattamento ad una nuova condizione, ma è possibile mettere in atto delle strategie per affrontarla.
1. Accogliere le emozioni: si tratta di una normale fase emotiva successiva ad un lungo periodo di isolamento;
2. Prendersi cura di sé (es. fare sport, mangiare sano e adottare una buona igiene del sonno);
3. Stabilire obiettivi: gestire il tempo senza dare spazio all’insorgere di pensieri e preoccupazioni eccessive;
4. Organizzare una routine giornaliera: lavoro, gestione della casa, tempo libero, esercizio fisico;
5. Sapersi ascoltare: se lo stato di paura diviene ingestibile ed impossibile da controllare è importante esserne consapevoli.
A causa di questo periodo complesso, i sintomi della Sindrome della Capanna potrebbero sottendere disagi pregressi ed è consigliabile cercare l’aiuto di un professionista.