Ti senti a disagio quando ti fanno un complimento? C’è una spiegazione psicologica

Ti è mai capitato di arrossire o di sentirti a disagio quando qualcuno ti fa un complimento o di non credere a quell’apprezzamento? Eppure ricevere un complimento dovrebbe essere un momento piacevole, ma per molte persone, non è così.
Di fronte a quel disagio che si scatena dentro di te, tu come reagisci? Arrossisci, cambi discorso, guardi altrove o sminuisci ciò che ti viene detto.
La spiegazione a questo comportamento si cela dietro a radici psicologiche profonde che hanno a che fare con l’autostima, le esperienze passate e il contesto in cui siamo cresciuti.
Spesso chi ha una bassa autostima non crede ai complimenti che riceve perché pensa di non meritarli, perché dentro di noi c’è la convinzione di non essere capaci, di non essere abbastanza, di non avere valore e quindi ogni apprezzamento lo vediamo come inopportuno o pensiamo che l’altro ci stia prendendo in giro, che quello che dice sia una menzogna.
Questo accade perché ciò che noi crediamo di noi stessi si scontra con l’idea che gli altri hanno di noi, si crea una “dissonanza cognitiva”, ovvero un conflitto tra le nostre credenze e quello che gli altri dicono di noi.
Se fin da piccoli siamo cresciuti con un’immagine negativa di noi stessi e continuiamo da adulti a reiterare pensieri del tipo “non sono abbastanza”, “sono incapace” ecc. questo genera in noi confusione e disagio di fronte ad un complimento, insomma sostanzialmente non riusciamo a far combaciare l’immagine che abbiamo di noi con quella che ci viene riflessa.
Se invece sin da piccoli siamo stati elogiati per ogni nostra prestazione anche in questo caso possiamo provare disagio in quanto non riusciamo a reggere le aspettative altrui generando in noi ansia e un’eccessiva preoccupazione. C’è in noi la paura di deludere l’altro o di essere giudicato.
Ma tutto ciò si ripercuote sia nel rapporto con noi stessi sia nel rapporto con gli altri.
Nel primo caso tendiamo a procrastinare nelle nostre scelte, a non portare a termine gli obiettivi perché pensiamo di non riuscirci con successo o temiamo di non essere all’altezza delle aspettative altrui con ripercussioni nell’ambito scolastico e/o lavorativo.
Nelle relazioni interpersonali invece rischiamo di allontanarci dall’altro, di essere diffidenti o mettere delle distanze emotive proprio perché, come suddetto non crediamo all’immagine positiva che gli altri esprimono di noi
guarda anche:
https://psicologagentile.it/non-valgo-sono-inadeguato-sono-incapace-dove-lho-imparato/