PIGGING una forma di bullismo tra adulti. CHI SONO LE VITTIME?
Il termine “Pigging” o detto anche “Pull a Pig” letteralmente significa “inganna il maiale”.
Si tratta di una forma di bullismo, arrivata dall’Inghilterra, tra giovani adulti in cui il bullo agisce un comportamento sadico nei confronti di una ragazza denigrata per il suo aspetto fisico e la sua fragilità emotiva.
Con il termine bullismo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute e la Direzione Generale per lo studente del Ministero dell’Istruzione intendono “un episodio ripetuto nell’arco di sei mesi da parte di un gruppo di giovani, che creano una vittimizzazione del soggetto”. Una definizione che comprende comportamenti aggressivi, sia fisici che psicologici, nei confronti di una persona in modo intenzionale e ripetuto.
Nel pigging, il ragazzo bullo con stratagemmi di corteggiamento attira le ragazze più in carne e queste, una volta illuse e cadute in trappola ricevono un messaggio con scritto “sei stata piggata”, presa in giro.
Esiste un altro fenomeno simile detto “Fat girls rodeo”, questo fenomeno originario dell’Illinois, presenta dinamiche simili al Pull a Pig, ma in questo caso il bullo cerca una ragazza in carne per fare con lei del sesso e poi denigrarla e deriderla.
Entrambi i fenomeni hanno in comune il fatto di spingersi nel web fino a diventare immagini o video virali.
Questi fenomeni mettono in evidenza come la società risalta l’aspetto fisico per denigrare le donne per la loro corpo e colpendo la loro fragilità emotiva.
Le nuove tecnologie seppur hanno contribuito a migliorare la nostra vita sia in ambito sociale, relazionale e lavorativo, dall’altro hanno portato con sé anche dei rischi. Sempre più spesso si assiste a fenomeni di cyberbullismo in cui la vittima finisce in rete e milioni di persone, in tutto il mondo, possono vedere la sua sofferenza e umiliazione subita.
Gli effetti sulle vittime
Il bullismo rappresenta per la vittima un’esperienza fortemente traumatica, questa si sente umiliata, viene minata la sua autostima, prova sentimenti di colpa e vergogna sviluppando anche sintomi di ansia, depressione, disturbo post Traumatico da stress: la cronaca ci riporta casi di suicidio tra le vittime di bullismo.
Il bullo che agisce con prepotenza è anch’esso un soggetto fragile e psicologicamente debole e per tali ragioni anche il bullo può vivere un’esperienza traumatica in cui ha perso il controllo di una situazione che reputava come “un gioco” o un “banale scherzo” sottovalutando le letali conseguenze che il suo comportamento ha prodotto. È possibile che alcune azioni aggressive non vengano immediatamente percepite come “bullismo”, sia per chi le pratica che per chi le subisce.
Questa assenza di consapevolezza è a tutti gli effetti una forma di ignoranza che impedisce di comprendere il disvalore di tali prevaricazioni e di rappresentarsi il dolore che provano le vittime.
Bullismo e Psicoterapia
Attraverso un percorso di psicoterapia e con la tecnica dell’EMDR è possibile elaborare l’esperienza traumatica del bullismo. Elaborare questi eventi traumatici è fondamentale per poter avere un senso di maggiore autoefficacia nella propria vita. Con l’EMDR è possibile andare ad elaborare gli eventi dolorosi anche del proprio passato che hanno creato una bassa autostima portando la vittima a cadere nella trappola del bullo.
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